L’autore esamina il ruolo che i termini animus e corpus hanno avuto nello sviluppo della nozione di possesso. Dai testi più significativi della giurisprudenza romana si delinea un percorso che, fino a Paolo, appare segnato da una sostanziale continuità: l’acquisto del possesso tramite l’animus non è ammesso (nonostante alcuni tentativi da parte di esponenti della scuola proculiana), mentre è concessa, relativamente ai beni immobili, la conservazione animo, dove animus indica l’intenzione del soggetto di non abbandonare il fondo dal quale si è allontanato, ma di farvi ritorno. Con Paolo si assiste ad un profondo cambiamento: animus e corpus diventano, da modalità alternative di esercizio del possesso, elementi costitutivi del possesso medesimo.
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Paolo Ferretti
Possessio, animus e corpus
contents
- 1.
Possessio, animusecorpus. - 2. Le due principali teorie su
possessio, animusecorpus. - 3. L’impiego del termine
animusin materia possessoria: Labeone, Proculo e Nerazio. - 4. Ancora Proculo e Nerazio.
- 5. Gaio e Pomponio: l’
animus non relinquendae possessionise i beni immobili. - 6. Papiniano: l’
animus, i beni immobili e il terminecorpus.
7. Ulpiano:animusecorpuscome modalità alternative di possedere.- 8. Paolo:
animusecorpuscome elementi costitutivi del possesso.
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Articles Jan. 21, 2019
© 2019 fhi
ISSN: 1860-5605
First publication
Jan. 21, 2019
DOI: https://doi.org/10.26032/fhi-2019-005
- citation suggestion Paolo Ferretti, Possessio, animus e corpus (Jan. 21, 2019), in forum historiae iuris, https://forhistiur.net2019-01-ferretti