Questo contributo si propone di verificare se nella Francia di antico regime sia esistito – e quale ampiezza abbia avuto – uno spazio entro il quale la donna potesse svolgere un ruolo in ambiti tradizionalmente ad essa preclusi a causa della sexus infirmitas. Com’è noto, le leggi e le consuetudini vigenti limitavano, sulla scia di una tradizione lunga e radicata, la gestione femminile delle risorse patrimoniali della famiglia, mostrando un particolare rigore nell’ipotesi delle seconde nozze della vedova. Se tuttavia ci si sofferma su singole vicende processuali svoltesi tra Sei e Settecento, si può agevolmente constatare come la giurisprudenza francese, pur costretta a fare i conti con questo patrimonio normativo per molti aspetti discriminatorio nei confronti delle donne, non sempre abbia mostrato un orientamento inflessibile. Al contrario, alcune eminenti corti si trovarono in diverse occasioni a effettuare significativi adattamenti alle disposizioni più severe, con l’effetto di estendere la capacità muliebre, in casi particolari, oltre i limiti tracciati.
Zeitschrift Aufsätze
Giovanna Sciuto (Catania)
Vedove impudiche e provvide mogli
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Aufsatz vom 2. Juni 2014
© 2014 fhi
ISSN: 1860-5605
Erstveröffentlichung
2. Juni 2014
- Zitiervorschlag Giovanna Sciuto, Vedove impudiche e provvide mogli (2. Juni 2014), in forum historiae iuris, https://forhistiur.net2014-05-sciuto