L’espressione administratio peculii evoca il tema della legittimazione del soggetto in potestà concessionario di peculio a porre in essere, disponendo dei beni peculiari, atti traslativi e/o solutori validi ed efficaci secondo l’ordinamento giuridico romano, come tali pienamente opponibili e vincolanti per il dominus e, di conseguenza, del tutto satisfattivi per il terzo che con il sottoposto avesse intrattenuto rapporti negoziali. Le fonti, in particolare, sembrano indicare che il potere di disporre efficacemente dei beni peculiari dovesse essere espressamente concesso dal dominus. La dottrina romanistica, tuttavia, si è divisa in merito alla classicità della distinzione fra concessio peculii e concessio liberae administrationis, intravedendo nelle fonti in materia un possibile intervento dei compilatori giustinianei.
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Andrea Mazzoleni
Brevi note in tema di administratio peculii: un concetto classico o un’introduzione giustinianea?
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Aufsatz vom 11. Januar 2021
© 2021 fhi
ISSN: 1860-5605
Erstveröffentlichung
11. Januar 2021
DOI: https://doi.org/10.26032/fhi-2021-001
- Zitiervorschlag Andrea Mazzoleni, Brevi note in tema di administratio peculii: un concetto classico o un’introduzione giustinianea? (11. Januar 2021), in forum historiae iuris, https://forhistiur.net2021-01-mazzoleni